25-06-2009 - Incontriamo a Peja, la LMT (Liaison Monitoring Team) .
Opera come interfaccia tra Municipalità e Comando generale, vivendo a contatto diretto con i cittadini “fotografandone” le esigenze collettive, di cui Istituzioni locali e KFOR, interagendo, possono trovare le soluzioni.
Ci illustra le attività di collegamento e monitoraggio il capitano bersagliere Stefano Pensalfini, presentandoci anche i suoi collaboratori, artiglieri alpini, nel loro ufficio dislocato nell’edificio della municipalità di Peja.
Con loro visitiamo anche una struttura, di recente inaugurazione, che rappresenta un esperimento di ufficio pubblico moderno, che sarà replicato nelle altre municipalità , con sportelli dedicati ai vari settori a cui i cittadini si rivolgono per sbrigare le varie pratiche (tasse, anagrafe, matrimoni…).
Il sistema di smaltimento code funziona ed è apprezzato, come apprezzata è la visibilità degli impiegati al lavoro, attraverso i vetri degli sportelli.
Peja è una città in crescita, in un processo nel quale KFOR è di sostegno in tutti i settori, come ci raccontano i colleghi giornalisti di Media West.
Parliamo con loro, grazie all’interprete di Villaggio Italia, Auror Llapi che ci accompagna, scambiandoci informazioni sui nostri rispettivi giornali.
Essi ci mostrano i computer, di cui il Villaggio Italia ha fornito il loro ufficio, permettendo loro di informare , lavorando come corrispondenti di varie testate giornalistiche locali.
Sono sei giornalisti, che hanno incominciato la loro attività dopo la guerra, nel 1999, allorchè, finito il divieto serbo a Radio, Televisioni e Giornali, è ricominciata a fluire la linfa delle notizie, utile anch’essa alla crescita della città e della democrazia, in quel processo a cui anche l’Italia offre il proprio contributo, aiutando le istituzioni a mantenere nella regione quel grado di equilibrio e sicurezza necessari, come in tutti i Paesi del mondo, per lo scorrere sereno della vita della popolazione.