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Annuale dei Carabinieri
L’Arma dei Carabinieri ha celebrato in tutta Italia il 195° di Fondazione
fotografie di: Daniel Papagni

06-06-2009 - A Roma, il 5 giugno, si è celebrata con una solenne cerimonia a Piazza di Siena, alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano accompagnato dal ministro della Difesa, on. Avv. Ignazio La Russa, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini, e dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Gianfrancesco Siazzu, con lo schieramento di tre Reggimenti di formazione rappresentativi di tutte le componenti dell’Arma. Nella tribuna d'onore, erano anche il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, il presidente della Camera Gianfranco Fini, il ministro degli Interni Roberto Maroni.
Dopo che il Presidente Napolitano ha passato in rassegna i Reparti, il ministro della Difesa La Russa ha preso la parola per ringraziare l’Arma, sottolineando la professionalità che la caratterizza:
“L’eroismo, il coraggio e la dedizione hanno segnato l’Arma, una delle istituzioni dello Stato più amate ancora oggi, non a caso denominata “la Benemerita” che ha scritto pagine di Storia…” e non ha mancato di segnare come, .pur con le risorse ridotte, non si possa pensare di non attrezzare in modo adeguato e sicuro chi ha giurato fedeltà alla nazione anche a costo della propria vita.
Quindi, il Presidente Napolitano ha consegnato quattro medaglie d’oro al valore ed in memoria; le “Ricompense” ai Carabinieri maggiormente distintisi nell’attività di servizio e il “Premio Annuale“ a cinque Comandanti di Stazione.
Dopo il deflusso dei Reparti, in una scenografia costruita sui colori della bandiera, con fuochi intorno alla piazza e sottofondo musicale eseguito dalla Banda, lo Storico Carosello Equestre, eseguito dal 4° Reggimento Carabinieri a Cavallo, ha rievocato la gloriosa “Carica di Pastrengo” del 1848, con cui ha reso palese la grande capacità e l’addestramento degli uomini e dei loro destrieri.
Riepilogo dell’attività operativa dell’Arma nel 2008
La ricorrenza è tradizionalmente l’occasione per tracciare un bilancio dell’attività dell’Arma nel corso dell’anno precedente.
Anche nel 2008 l’Istituzione ha conseguito risultati eccellenti nel contrasto ad ogni forma di criminalità. In particolare, i reparti carabinieri hanno proiettato sul territorio 4.617.303 pattuglie, in aumento dell’1,3% rispetto al 2007, denunciato 385.599 persone, il 6,5% in più dell’anno precedente, ed eseguito 95.426 arresti, in crescita dell’1,4%.
Nell’ambito delle attività volte a garantire la sicurezza dei cittadini, la Stazione Carabinieri si conferma una risorsa operativa fondamentale. Lo testimoniano i risultati conseguiti dalle 4.623 Stazioni Carabinieri che, sparse unitamente alle 46 Tenenze in 4.076 centri ed estendendo la propria competenza sugli 8.101 comuni italiani, hanno effettuato da sole 3.592.908 servizi, eseguito 55.294 arresti e denunciato 290.222 persone. Ma il ruolo delle Stazioni e dei suoi comandanti travalica spesso il mero esercizio di tali attività di polizia. E si sostanzia in un rapporto di conoscenza diretta e reciproca con il cittadino della comunità cui la Stazione “appartiene” che richiama una vera e propria funzione di “rassicurazione sociale”.
La “prossimità” al cittadino garantita dalla Stazione ha la sua espressione più moderna nel Carabiniere di quartiere. Ad oggi sono 1.620 e pattugliano i più popolosi quartieri urbani di tutti i capoluoghi di provincia e di altri 116 centri urbani, garantendo un contatto quotidiano con la gente per stimolarne la collaborazione ed infondere sicurezza.
L’attività di “pronto intervento” è stata garantita da flessibili terminali operativi quali i “Nuclei Radiomobile”, particolarmente efficaci nel contrasto ai crimini di strada, come testimoniano i 20.025 arresti in flagranza di reato eseguiti per furti, rapine, aggressioni ed altro, e gli oltre 130.000 interventi effettuati per reati commessi (95.040) o per il rilievo di incidenti stradali (36.189).
6.594.150 sono state le richieste pervenute al “112”, il numero di pronto intervento dell’Arma.
L’azione di controllo del territorio svolta dai Comandi Stazioni è stata poi rafforzata, ove reso necessario dalla particolare recrudescenza di reati, dalle 7 “Compagnie di Intervento Operativo” (C.I.O.) costituite nell’ambito di alcuni Battaglioni Mobili, che hanno fornito complessivamente nel corso dell’anno 2008 circa 130.000 unità di rinforzo. Il potenziamento del controllo del territorio in aree particolarmente impervie è stato garantito dagli oltre 5.500 servizi effettuati in Sardegna e Calabria dagli Squadroni Eliportati “Cacciatori”, nel corso dei quali sono state arrestate 272 persone.
Anche nei cieli e nelle acque interne l’impegno dell’Arma è stato costante, come testimoniano le oltre 10.000 missioni di volo operative assolte dagli elicotteri dei 15 nuclei disseminati sul territorio nazionale e le 123.455 ore di navigazione delle 154 motovedette in dotazione che hanno consentito, tra l’altro, il soccorso di 362 imbarcazioni e di 1.279 persone in difficoltà.
Risultati particolarmente lusinghieri sono stati conseguiti nel contrasto alla criminalità organizzata. Grazie all’azione integrata delle diverse componenti dell’Arma (dai Comandi Provinciali, Compagnie e Tenenze al R.O.S.) sono state arrestati 1.712 appartenenti ad associazioni mafiose e denunciati altri 2.880. Notevoli sforzi sono stati prodotti nella ricerca di latitanti, con l’arresto di 456 personaggi di rilievo (con un aumento del 23% rispetto al 2007) e nel colpire i patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni criminali, con il sequestro di beni e la loro confisca per un valore, rispettivamente, di oltre 1.400 e 11 mln di €.
Nel settore della Polizia Giudiziaria, poi, sempre maggiore diffusione hanno conosciuto le investigazioni scientifiche, grazie all’attività del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, che ha eseguito oltre 20.000 indagini tecniche a richiesta dell’Autorità Giudiziaria o dei Reparti investigativi dell’Arma.
Nel corso del 2008, l’Istituzione ha sostenuto un gravoso impegno anche nella tutela dell’ordine pubblico, fornendo 533.355 unità di rinforzo, tratte dai Battaglioni Mobili Carabinieri, al Dipartimento della Pubblica Sicurezza ed impiegandone oltre 417.000 dei Comandi territoriali soprattutto nelle località dove opera quale unico presidio di polizia.
Particolare attenzione è stata dedicata dall’Arma alla tutela dei cosiddetti “interessi diffusi” (ambiente, salute, patrimonio culturale, sicurezza sul lavoro, ecc.), tramite le proprie Unità Specializzate. Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha accertato nei settori di competenza oltre 44.000 infrazioni, arrestando 270 persone, denunciandone 9.003 e sequestrando beni per circa 220 mln €. Il Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente ha accertato più di 1.500 violazioni alla normativa di settore, arrestando 130 persone e denunciandone oltre 1.800. Intensa è stata anche l’attività di tutela del Patrimonio Culturale svolta dall’omonimo Comando Carabinieri: ben 87.345 opere d’arte sono state recuperate, con l’arresto di 43 persone e la denuncia di altre 1.196. Nel settore del falso nummario, il Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria ha arrestato 499 persone, denunciandone 373 e sequestrando banconote false per un controvalore di oltre 11 mln €. Il Comando Carabinieri Politiche Agricole ed Alimentari, che persegue i diversi tipi di truffa ai danni dell’Unione Europea nel settori agro-alimentare, ha deferito 566 persone e verificato contributi comunitari per oltre 74 mln €. Particolarmente intensa è stata l’attività di controllo svolta a tutela del lavoro e delle leggi sociali, anche per contrastare gli infortuni e gli incidenti verificatisi nel settore, spesso con esiti tragici: il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro ha effettuato oltre 26.000 ispezioni ad aziende, accertato oltre 108.000 violazioni, arrestato 343 persone, denunciato oltre 6.800 ed individuato 524 minori occupati illecitamente e 7.819 extracomunitari non in regola.
L’attività dell’Arma si è proiettata anche oltre i confini nazionali. Nel 2008 sono stati impegnati quasi 1100 carabinieri in operazioni di sostegno della pace, dall’Iraq alla Bosnia, dal Kossovo alla Cisgiordania, dall’Afghanistan al Libano, fino alla Georgia, a Cipro ed al Congo, oltre naturalmente ai 459 Carabinieri impiegati per tutelare le 139 sedi diplomatiche italiane nel mondo.
In particolare, l’Arma è presente nei Balcani, in Kossovo con un Reggimento M.S.U. (Multinational Specialized Unit) per il mantenimento dell’ordine e la tutela delle minoranze, ed in Bosnia, dove è schierata la prima missione della Forza di Gendarmeria Europea, con una unità integrata di polizia (I.P.U.). Una componente dell'Arma opera poi a Baghdad, nell'ambito della “NATO Training Mission”, per la formazione della Gendarmeria irachena: la Iraqi National Police. In Afghanistan, dal luglio del 2007, i Carabinieri partecipano alla missione dell'Unione europea “EUPOL Afghanistan”, per l'addestramento della Polizia Nazionale Afgana e, dal giugno del 2008, anche a quella NATO “Carabinieri Training Unit-Afghanistan” per la formazione dell’”Afghan National Civil Order Police (A.N.C.O.P.). L’attività di formazione delle polizie locali si estende fino alla Rerpubblica Democratica del Congo, nell’ambito della missione EUPOL nel paese africano.
In Medio Oriente, i Carabinieri partecipano alla missione “TIPH” (Temporary International Presence in Hebron), per supervisionare l'accordo di pace arabo-israeliano siglato nel settembre 1995, e a quella “EUBAM” (European Union Border Assistance Mission), che è stata al comando di un Generale dell'Arma fino al termine del 2008, con compiti di assistenza e monitoraggio a favore della polizia di frontiera palestinese al valico di confine di Rafah nella Striscia di Gaza. Inoltre, l'Arma è impegnata a Cipro, nella missione UNFICYP (United Nations Peacekeeping Force in Cyprus), per vigilare sull'applicazione del “cessate il fuoco” tra i turco-ciprioti, al nord, ed i greco-ciprioti, al sud, nonché in Georgia con funzioni di monitoraggio a seguito della crisi russo-georgiana dell’agosto 2008.
Anche nel 2008 l’Arma ha pagato un alto contributo di sangue: dodici sono stati i carabinieri caduti in servizio, mentre 686 quelli feriti.
Cambio di denominazione delle Regioni Carabinieri
Da oggi le 19 “Regioni Carabinieri”, articolazioni dell’Arma con competenza areale coincidente con il territorio delle Regioni amministrative, cambiano denominazione assumendo quella originaria di “Legioni Carabinieri”.
Maria Clara Mussa


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