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03-11-2024 - Il 28 ottobre scorso, la Sala David Sassoli del Parlamento Europeo in Italia ha accolto il 7° Convegno Nazionale “Minori al Centro: dal disagio alla tutela - aspetti clinici e giuridici”.
Evento che rappresenta un'importante opportunità di dialogo e riflessione su tematiche critiche relative ai diritti dei minori, in particolare in un'epoca in cui il disagio giovanile è in aumento e le famiglie si trovano ad affrontare sfide senza precedenti.

Durante il convegno, numerosi esperti del settore, tra cui psicologi, giuristi, assistenti sociali e pedagogisti, hanno condiviso le proprie esperienze e conoscenze, creando un forum di discussione ricco e stimolante. I partecipanti hanno avuto l'opportunità di esplorare vari aspetti legati alla tutela dei minori, affrontando questioni che spaziano dalla violenza domestica, alla povertà educativa, fino ai diritti dei minori in contesti migratori.

In qualità di psicologa e specialista in vittimologia, ho avuto il privilegio di presentare le mie ricerche sulla vittimizzazione in famiglia, con un focus particolare sui matrimoni combinati. Queste pratiche, purtroppo ancora diffuse in diverse culture, possono avere esiti devastanti per i minori coinvolti, privandoli della loro infanzia e della possibilità di una crescita sana e serena. 

Un aspetto cruciale emerso dal mio intervento riguarda l’importanza di conoscere la storia di ciascun minore che subisce violenza. È fondamentale, infatti, che chi si occupa della loro tutela si informi sulle radici culturali e familiari che possono influenzare le esperienze di vita dei bambini. Spesso, i valori e le tradizioni familiari possono essere profondamente radicati e influenzare le percezioni della violenza e del disagio. Comprendere queste dinamiche è essenziale per poter fornire un supporto efficace e rispettoso, che tenga conto della complessità delle situazioni familiari.

Desidero esprimere un sentito ringraziamento al presidente Stefano Callipo dell’Osservatorio Violenza e Suicidio per avermi inclusa in questo convegno di grande importanza. La presenza di esperti di diversi ambiti ha arricchito il dibattito, sottolineando la necessità di un approccio multidisciplinare nella lotta contro la violenza e il disagio infantile. È emersa chiaramente l'importanza di lavorare insieme, unendo forze e risorse, per creare un ambiente più sicuro e protettivo per i giovani.
È fondamentale che le politiche e le pratiche siano orientate ai bisogni reali dei bambini, garantendo loro un ruolo attivo nel processo di tutela.

La lotta contro la violenza e il disagio tra i minori deve rimanere una priorità per tutti noi, dalla società civile alle istituzioni. Dobbiamo continuare a promuovere iniziative che sensibilizzino la società sui diritti dei minori e sull'importanza di ascoltare e proteggere le loro voci. Solo attraverso un impegno collettivo potremo garantire che ogni bambino possa crescere in un contesto di amore, rispetto e sicurezza, costruendo un futuro migliore per le generazioni a venire.

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