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‘’Vertigo 2021’’ nello scenario delle Cinque Torri
L’Esercito dispone di unità specializzate, in grado di eccellere nelle rispettive nicchie di impiego
fotografie di: Daniel Papagni

30-09-2021 - Nel suggestivo comprensorio delle Dolomiti ampezzane, nelle giornate del 21 e 22 settembre scorso, siamo stati testimoni dello svolgimento dell’esercitazione delle Truppe Alpine dell’Esercito “Vertigo - Cinque torri 2021”.
Come ogni anno, gli alpini al comando del generale Claudio Berto che il 21 ottobre prossimo lascerà l’incarico e la Forza Armata, hanno affrontato dure prove sulle cime delle Cinque Torri, a dimostrazione della propria capacità guadagnata con pesante lavoro di addestramento. Protagonisti le donne e gli uomini del 7° Reggimento Alpini, con il contributo di assetti delle Brigate “Julia” e “Taurinense “ e del Centro Addestramento Alpino.
All’esercitazione, cui hanno assistito il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di Corpo d’Armata Pietro Serino e il comandante delle Truppe Alpine, generale di Corpo d’Armata Claudio Berto, hanno preso parte anche personale e mezzi dell’Aeronautica Militare, dell’Aviazione dell’Esercito, della Guardia di Finanza, del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), del Corpo Militare della Croce Rossa italiana unitamente a personale dell’Esercito Statunitense.
Serino, nel complimentarsi con il personale addestrato, ha sottolineato che la Forza Armata “dispone di unità specializzate, in grado di eccellere nelle rispettive nicchie di impiego”.
Solo rendendo ogni componente sempre più consapevole interprete del proprio ruolo nella dimensione terrestre”, ha aggiunto, “il nostro Esercito sarà sempre competitivo e pronto ad affrontare tutte le sfide che si prospettano all’orizzonte”.
Per tali ragioni, il focus del quotidiano operare di ogni soldato non può che essere il continuo addestramento, finalizzato ad affrontare con successo tutte le missioni istituzionali affidate all’Esercito.
La “Vertigo 2021” ha dimostrato, ancora una volta, come il connubio tra duro addestramento, elevata caratura morale e rispetto delle tradizioni, della disciplina e della forma, renda le penne nere unità affidabili e polivalenti e di sostanza, ha concluso il generale Serino.
Le tre fasi della “Vertigo 2021” hanno consentito alle Truppe Alpine di testare le capacità tecnico tattiche alpinistiche individuali e collettive e di consolidare la preparazione delle attività di soccorso in parete da parte delle squadre soccorso alpino militare, in sinergia con il CNSAS e gli aeromobili della Forza Armata.
Nella prima fase i migliori alpinisti militari si sono cimentati nell’arrampicata sulle pareti delle Cima Nord e Sud della Torre Gande, della Torre Lusy, del Barancio, della Quarta alta e bassa, e sulla Torre Inglese con passaggi anche del 10° grado.
Sulle stesse pareti, gli uomini e donne delle Truppe Alpine, del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e CNSAS hanno consolidato le loro capacità di intervento integrato per lo sgombero di feriti anche attraverso l’impiego di elicotteri muniti di verricello.
La terza fase della “Vertigo 2021” è stata una spettacolare azione di esplorazione, fissaggio e aggiramento verticale di una posizione avversaria. Agendo simultaneamente in un contesto ambientale morfologicamente proibitivo, gli Alpini hanno dato dimostrazione delle loro eccellenti capacità operative.
Queste le descrizioni “tecniche” dell’esercitazione.
Nell’assistere alla “Vertigo 2021”, abbiamo constatato una grande differenza rispetto alle precedenti esercitazioni sulle Cinque Torri; lo svolgimento di atti tattici in simultanea, come l’uso del mortaio, mentre dalle cime le sequenze di mitragliatori "pipistrello" cioè operativi “a testa in giù”, appesi alla roccia (una delle novità dell’esercitazione di quest’anno) rendevano lo scenario molto realistico, grazie anche al contributo dei passaggi di velivoli dell’Aeronautica Militare; il tutto controllato da elicotteri Mangusta in hovering sul campo.
L’attenzione di tutti si è concentrata poi nell’atto finale della chiusura dell’esercitazione, allorché sulle cime sono stati stesi i colori della nostra bandiera, con il passaggio delle Frecce Tricolori. Un atto conclusivo di grande impatto sottolineato con orgoglio dagli abitanti del luogo.
video //www.cybernaua.it/video/video.php?idvideo=234
Punto focale dell’esercitazione è stato anche il “rispetto dell’ambiente”.
Come abbiamo appreso sia dalle parole del generale Berto, sia da una interessante conversazione con la dottoressa Ottini, maggiore della riserva selezionata nell’Esercito e responsabile del settore ecologico, la Vertigo 2021 si è svolta nell’osservanza dei principi fondamentali della cura dell’ambiente tanto che, a conclusione dell’esercitazione, nei due giorni successivi, gli alpini hanno controllato tutto il percorso effettuato nel corso della settimana di addestramento e dimostrazione, per ripulire il terreno da bossoli e da eventuali altri materiali.
La “Vertigo 2021” è stata l’ennesima riprova di come la montagna rappresenti il luogo di elezione per conseguire i risultati più ambiziosi nell’addestramento fisico, psicologico e di amalgama delle unità militari. “Soldati come questi”, ha sottolineato Berto al termine dell’esercitazione “possiedono qualità e competenze che li rendono unici. Si tratta di uomini e donne capaci di operare negli ambienti più ostili non soltanto in montagna e, come tali, rappresentano una risorsa preziosa della quale l’Esercito e gli Italiani devono esserne fieri”.
Maria Clara Mussa


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