18:04 sabato 23.11.2024
L'Esercito ha un nuovo Capo di Stato Maggiore
Cambio al Vertice dell'Esercito: il generale Salvatore Farina lascia il testimone al generale Pietro Serino
fotografie di: Daniel Papagni

27-02-2021 - Il 26 Febbraio scorso, con una cerimonia nel cortile d’onore di Palazzo Esercito, alla presenza di un numero ridotto di autorità nel rispetto delle norme emergenziali, si è svolto il passaggio di consegna al vertice dello Stato Maggiore dell’Esercito, presieduta dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini, accompagnato dal Capo di Stato maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli.
Il generale di Corpo d’Armata Pietro Serino ha raccolto il testimone dal generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina nell’incarico di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito.
Nelle ore precedenti la cerimonia, l’omaggio al sacello del Milite Ignoto con la deposizione di una corona d'alloro all’Altare della Patria, segno di deferente ricordo dei caduti di tutte le guerre.
Il passaggio della Bandiera di Guerra dell'Esercito tra Serino e Farina ha sancito ufficialmente l'avvicendamento del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, in un clima di commozione palpabile da parte dei protagonisti dell’evento.
La trasmissione della cerimonia in streaming ha offerto l’opportunità non solo di assistere al passaggio delle consegne come rito ufficiale, ma anche di osservare i volti, evidenziati dal mezzo mediatico, sui quali erano evidenti i sentimenti provati dai due generali nel corso dei loro interventi.
Dopo aver ringraziato le autorità presenti, in particolare il ministro della Difesa ed il Capo di Stato Maggiore della Difesa per aver sostenuto e accolto sempre le proposte della Forza Armata, il generale Farina, che è giunto al termine della propria carriera, ha rivolto il proprio pensiero a tutte le donne e gli uomini dell’Esercito: “È solo grazie a voi, comandanti, sottufficiali, graduati, volontari di truppa e personale civile, se l’Esercito riesce ad assolvere pienamente i tanti compiti assegnati. Siete gli indiscussi protagonisti.
Compiti assolti nonostante la pandemia Covid-19 che ha visto l’Esercito, insieme alle altre Forze Armate e Istituzioni del Paese, sempre pronto, rilevante e capace; per questo sono veramente grato a tutte le donne e gli uomini dell’Esercito, i quali sono sempre impegnati al servizio del Paese e dei nostri concittadini, operando con la gente e tra la gente, tanto in Patria quanto al di fuori dei confini nazionali. Grazie di cuore!
Ho visto in questi anni un’istituzione sana, capace e pronta, che ha consolidato di giorno in giorno i tre pilastri fondamentali che sono le strutture portanti dell’Esercito: la continuità nei valori e nelle tradizioni, la coesione e il cambiamento.
Quando capiterà l’occasione di incontrarvi un domani sarò lieto di sentirvi dire: “Noi ci siamo sempre”. Io risponderò: “di più, insieme!

In un ultimo ringraziamento, Farina ha rivolto il proprio sentimento di gratitudine alla famiglia, alla moglie che con la propria vicinanza ha contribuito a rendergli l’impegno meno gravoso.
Il pensiero affettuoso verso la propria famiglia, che numerosi comandanti esprimono al termine del proprio impegno, stimolano sempre un piccolo senso di commozione in chi ascolta apprezzando la sensibilità dell’autorevole personaggio che li esprime.
Il generale Serino, proveniente dal Gabinetto del ministro della Difesa, ha rivolto un primo pensiero alla Bandiera di Guerra dell’Esercito, custode dei Valori che da sempre guidano gli appartenenti alla Forza Armata, ai Caduti e ai commilitoni feriti nell’adempimento del dovere. “Mi accingo ad affrontare questo mio mandato consapevole dell’impegno che esso comporta e convinto sostenitore del ruolo che l’Esercito deve svolgere all’interno di un sistema interforze operativamente e strutturalmente integrato e coeso… che rappresenta l’unica risposta efficace alle complesse sfide che il Paese si trova ad affrontare oggi a ancor più affronterà domani”.
Ha quindi ringraziato Farina per quanto ha fatto nei trascorsi 3 anni alla guida dell'Esercito, rivolgendogli queste parole: “Non è la prima volta, caro Salvatore, che raccolgo la tua eredità e conosco bene il valore del tuo lavoro, del tuo impegno e della tua dedizione”.
Noi, uomini e donne dell’Esercito”, ha concluso il nuovo Capo di SME, “siamo e dobbiamo sentirci simbolo e sostanza della nostra Democrazia. Noi siamo l’Esercito dei cittadini, l’Esercito degli italiani”.
 Nel ringraziare il generale Farina per la preziosa collaborazione improntata costantemente alla ricerca di sinergie e collaborazioni in ottica interforze, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Vecciarelli, ha evidenziato:
L'Esercito, operando al fianco delle altre Forze Armate, ha messo a disposizione del sistema sanitario nazionale le proprie eccellenze, la propria capacità organizzativa, le proprie strutture, know-how e professionalità”.
E rivolgendosi a Serino, ha sottolineato la delicatezza dell'incarico assunto in un periodo pieno di sfide nel quale “…il Paese ha bisogno della professionalità, della dedizione e del senso del dovere che contraddistinguono l'Esercito e le Forze Armate".
A chiusura della cerimonia, l’intervento del ministro Guerini:
È per me un grande onore presiedere questo avvicendamento al vertice di una Istituzione che, insieme alle altre componenti del Dicastero, rappresenta un vero e proprio pilastro nell’architettura della difesa nazionale, oltreché una componente di assoluto rilievo nel quadro del contributo che il nostro Paese garantisce alla sicurezza internazionale, nel quadro delle missioni che ci vedono impegnati all’estero”.
Rivolgendosi in particolare al generale Farina, ha aggiunto: “Alla guida della Forza armata Lei ha vissuto, insieme alle sue donne e ai suoi uomini, anni intensi, di cambiamenti profondi, di scelte lungimiranti, al passo con i tempi, che ha compiuto sempre con genuina e sincera dedizione, intelligenza e senso del dovere, al servizio del Paese, ispirate ai principi di trasparenza e apertura all’integrazione interforze, al fine di implementare il processo di trasformazione dello Strumento Militare Terrestre. Scelte che hanno consentito all’Esercito di confermarsi quale risorsa preziosissima per la Difesa, fondamentale per la sicurezza del Paese e per il contributo fornito alla stabilità internazionale”.
Sono convinto”, ha concluso Guerini, “che il generale Serino, al quale desidero rivolgermi, saprà continuare sulla strada tracciata, proiettando l’Esercito verso sempre maggiori successi e soddisfazioni. Lei oggi assume la guida dell'Esercito in un periodo storico nel quale, come sappiamo bene, sono maturati profondi mutamenti nella nostra società e negli scenari internazionali, in cui bisogna confrontarsi con sempre nuove sfide e rischi emergenti. Un contesto segnato, nel contempo, da importanti risultati raggiunti nella direzione di una sempre maggiore cooperazione tra Stati, sia nell'ambito dell'Unione, sia in ambito NATO, in cui il nostro Paese di è conquistato una posizione di assoluta centralità e credibilità”.
Ad assistere alla cerimonia erano, tra le autorità, la presidente della IV Commissione permanente (Difesa) al Senato, senatrice Roberta Pinotti, il presidente della IV Commissione permanente (Difesa) alla Camera, onorevole Gianluca Rizzo, il tenente colonnello Medaglia d'Oro Gianfranco Paglia, la sindaca di Roma, Virginia Raggi e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Nota
L’Esercito è oggi impegnato su diversi fronti: quello dell’emergenza sanitaria nella quale ha supportato fattivamente il Servizio Sanitario Nazionale mettendo a disposizione strutture come il Policlinico Militare ''Celio", il Centro Ospedaliero Militare di Milano, gli Ospedali da Campo, i laboratori, le task force sanitarie e i numerosi Drive Through schierati nell'ambito dell'Operazione "Igea"; quello della sicurezza, in cui  il dispositivo dell’Operazione “Strade Sicure”, che ha coadiuvato l’applicazione e il controllo delle misure di contenimento della pandemia, è ulteriormente cresciuto, giungendo a quasi 8.000 unità; quello delle operazioni oltre i confini nazionali, dove si contano circa 4.000 militari schierati in 15 diversi paesi come, Iraq, Libano, Afghanistan, Kosovo, Libia, Somalia e Mali con compiti che vanno dalla cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di stabilizzazione e ricostruzione, sino all'addestramento delle forze di sicurezza locali.
Un impegno a 360° quello dell’Esercito che rappresenta la chiara conferma di una Istituzione pronta, capace e coesa, che nel corso dei secoli, sempre con altissima dedizione ed entusiasmo si è prodigata per la Difesa, la Sicurezza e il bene di tutto il Paese.
Maria Clara Mussa


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