21:12 sabato 23.11.2024
1^ BAOS (brigata aerea operazioni speciali) da oggi nella nuova sede sull’aeroporto di Furbara
Generale Rosso: ‘’Una tappa fondamentale del processo di razionalizzazione ed efficientamento della struttura della Forza Armata’’
fotografie di: Cybernaua e Orsini

20-01-2021 - Sull’aeroporto militare di Furbara, si è svolta la cerimonia di riorganizzazione della 1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali (BAOS) che ha visto la sua rilocazione dal sedime di Cervia a quello di Furbara (Roma) ed il relativo cambio gerarchico della stessa, transitata alle dirette dipendenze del Comando della Squadra Aerea.
Contestualmente ha avuto luogo la cerimonia di avvicendamento al vertice della Brigata tra il generale di Divisione Aerea Achille Cazzaniga ed generale di Brigata Riccardo Rinaldi.
All’evento, organizzato nel rispetto delle misure di contenimento previste per l’emergenza COVID-19 e presieduto dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, hanno preso parte autorità militari dei settori Operazioni Speciali di tutte le Forze Armate, nonché autorità civili, militari e religiose dei comuni limitrofi di Cerveteri, Ladispoli e Santa Marinella.
Quella di oggi è una tappa fondamentale del processo di razionalizzazione ed efficientamento della struttura della Forza Armata”, ha dichiarato Rosso “Il comparto delle operazioni speciali e di supporto alle stesse è stato uno dei settori in cui la vocazione innata dell’Aeronautica per l’innovazione ed il cambiamento organizzativo si è sostanziata in forma più significativa, nella continua ricerca della configurazione ordinativa più funzionale allo sviluppo di competenze distintive e peculiari nell’ambito dei diversi domini di ingaggio, a livello nazionale e nelle operazioni fuori dai confini nazionali. Questa revisione si pone l’obiettivo di valorizzare ulteriormente queste capacità peculiari, focalizzando esclusivamente sulle operazioni speciali le competenze della 1ª BAOS, che potrà così consolidare il proprio ruolo di punto di riferimento nella catena di comando e controllo di settore, nonché unico ed autorevole interlocutore di Forza Armata nei confronti del COFS”.
Rivolgendosi infine al personale della Brigata, ha voluto rimarcare il contributo fondamentale che “con le vostre energie morali, etiche e professionali, sono certo continuerete a fornire per affrontare con coraggio, dedizione, umiltà e spirito di servizio le sfide e le opportunità che il futuro ci riserva, in un contesto geopolitico di sicurezza rapidamente mutevole e complesso. Per la salvaguardia delle persone, dei valori, della cultura e degli interessi del Paese: come-quando-dove serve, noi ci siamo”.
Con i giornalisti presenti, Rosso ha scambiato poi alcune battute, sottolineando come l’accorpamento abbia un valore aggiunto sulle capacità delle Forze speciali:
E’ proprio il motivo di questa ristrutturazione; stiamo razionalizzando e mettendo insieme in maniera ottimale quelle che sono le diverse componenti che contribuiscono a queste diverse capacità.
Alle mie spalle, vedete l’HH101, elicottero nuovo, dedicato, predisposto per le operazioni speciali; il Nono stormo, a Grazzanise, che riceverà tutte queste macchine, sta iniziando la fase di addestramento per ottimizzare il proprio impiego insieme alle forze speciali; è una fase iniziale di presa di conoscenza, attività di sinergia, di sintonia e approfondimento delle proprie conoscenze, per l’uso di questo mezzo e per contribuire al meglio alle attività delle forze speciali
”.
Anche il generale Riccardo Rinaldi ha risposto ad alcune nostre domande
Generale, lei è un ‘’veterano’’ delle Forze Speciali’, cosa prova ora ad aver assunto il comando della 1a BAOS?
Veterano è una parola interessante, forse non me la merito. Son 22 anni che curo in Aeronautica la crescita del comparto delle forze speciali, sin dal piccolo embrione. Facciamo parte dei falchi blu, paracadutisti acrobatici, consolidata nella realtà che si è adesso verificata nella base di Furbara, la 1a Brigata aerea forze speciali. La consapevolezza che ho è che è un mestiere difficile che deve dare i risultati pragmatici che la nazione chiede”.
Avete nel comparto uomini e donne già esperti in questa attività?
Si il reclutamento è aperto a tutti, anche se attualmente a far parte degli incursori ancora non ci sono ragazze, che però fanno parte dei piloti e nei supporti; il reclutamento è aperto in maniera capacitiva a tutti coloro che vogliono diventare bravi in un mestiere difficile”.
Vi confrontate con le forze speciali delle altre Forze Armate?
Si, abbiamo un comando di interforze per le operazioni delle forze speciali basato a Centocelle, retto da un generale a tre stelle che si interfaccia direttamente con il capo di Stato Maggiore della Difesa, per le esigenze nazionali del comparto della difesa.
Le quattro forze armate della Difesa, Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri contribuiscono in maniera coesa sullo stesso livello, per dare un prodotto facilmente impiegabile. Facilmente… sempre nel nostro contesto, ove occorre essere preparati
”.
Il mondo è cambiato…c’è sempre più bisogno di attività strategiche, per cosa vi state preparando, a quale futuro?
Abbiamo soltanto il difficile compito di monitorare la situazione e agiamo ove il nostro governo in relazione a necessità nazionali individui delle realtà che devono essere gestite in maniera non normale, cercando di avere tutti gli elementi possibili per individuare un criterio per gestirle”.

 Approfondimento
La 1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali assicura la specializzazione e l’addestramento delle Forze Speciali (Incursori), delle Forze di Supporto Aereo alle Operazioni Speciali (S.A.O.S.) e per le attività di Personnel Recovery, garantendo il costante aggiornamento delle procedure, la standardizzazione e l’integrazione dell’attività addestrativa, nonché l’efficienza dei sistemi d’arma e dei mezzi necessari. Inoltre, ha il compito di esprimere le capacità necessarie a predisporre una struttura di uno Special Operation Air Task Group (S.O.A.T.G.) altamente specializzato, versatile e con alti livelli di prontezza operativa per esercitazioni ed operazioni sia a livello di Forza Armata sia in ambito interforze ed internazionale.
Dipendono dalla 1^ BAOS, il 17° Stormo Incursori di Furbara ed il 9° Stormo di Grazzanise; essa ha inoltre un collegamento tecnico con la 46ª Brigata Aerea di Pisa per l’aggiornamento delle procedure, la standardizzazione e l’integrazione dell’attività addestrativa S.A.O.S. della componente velivoli ad ala fissa.

La storia
La 1ª Brigata Aerea trae le sue origini dal 1° Stormo Caccia, costituito il 7 maggio 1923 a Brescia, con velivoli “H.D.”, Spad VII, Spad XIII. Dallo stesso 1° Stormo ha ereditato lo stemma: l’arciere alato con l’arco teso e la freccia, che sembra essere stato ideato da Gabriele D’Annunzio, il quale simboleggia la prontezza e la rapidità di intervento, caratteristiche tipiche sia dei velivoli da caccia sia degli intercettori teleguidati. Dopo la seconda guerra mondiale, il 1° marzo 1956 fu ricostituito, in seno alla 51ª Aerobrigata di Istrana (TV), il 1° Stormo Caccia Ogni Tempo (C.O.T.), dotato di velivoli F.86K. Il 1° Stormo Caccia fu trasformato successivamente, il 1° marzo 1959, in 1ª Aerobrigata Intercettori Teleguidati (I.T.), con l’entrata in servizio del sistema missilistico Nike, dotato inizialmente di missili Ajax, successivamente integrati e sostituiti dai missili Hercules. Il 20 marzo 1961 veniva consegnata all’Aerobrigata, nelle mani del suo Comandante Col. Pil. Luciano Marcolin, la Bandiera di Guerra. Nel 1964, per esigenze logistico-amministrative, l’Aerobrigata fu riorganizzata in Reparti (Treviso, Vicenza e Padova) e gruppi I.T.. Nel 1977, in seguito ad una prima riduzione, l’Aerobrigata assunse un aspetto configurato su 2 Reparti (Treviso e Padova) ed 8 Gruppi I.T.. Dal 1° novembre 1985, i due Reparti assunsero la denominazione di 16° e 17° Stormo I.T., rispettivamente su Treviso e su Padova e la 1ª Aerobrigata fu rinominata 1ª Brigata Aerea. Nel 1995 vennero soppressi il 16° Stormo I.T. ed i Gruppi 81° e 67° e, nel 1998, anche il 57° ed il 79° Gruppo subirono medesima sorte. I Gruppi rimanenti confluirono tutti sotto il 17° Stormo I.T.. Il 25 febbraio 1999 fu decretata la soppressione del 65° Gruppo I.T. di Montichiari BS). Contestualmente la Scuola Sistemi Missilistici di Montichiari, ridenominata Gruppo Addestramento Sistemi Missilistici (G.A.S.M.) venne trasferita sull'aeroporto di Villafranca dove, il 31 ottobre dello stesso anno  si costituì il Reparto Missili, alle cui dipendenze c'erano il Gruppo Mobile Sistemi Missilistici (GMSM) costituito da due batterie "Spada" con missione IRF (Immediate Reaction Force) e il GASM quale responsabile dell'effettuazione di tutti i corsi operativi e tecnici nell'ambito missilistico di Forza Armata. Va inoltre ricordato che, con la riorganizzazione delle Forze Armate italiane e dell’Aeronautica Militare iniziata negli anni 90, la 1ª Brigata Aerea venne a perdere la sua funzione di Reparto di impiego operativo delle unità dipendenti ed assunse una funzione essenzialmente formativo-addestrativa e di coordinamento per il settore missilistico di Forza Armata, perdendo nel contempo (31 luglio 1998) anche il controllo della componente tecnica, passata alle dirette dipendenze del Comando Logistico con il 2° Reparto Manutenzione Missili (2° R.M.M.). Nel corso degli anni, poi, sul sedime di Padova sono stati via via insediati vari altri Enti tecnici: 2° Gruppo Manutenzione Telecomunicazioni (ora 1° R.T.C. Squadriglia TLC), 2° Autogruppo di Manovra (ora soppresso), 1° Laboratorio Tecnico di Controllo (1° L.T.C.), 104ª Direzione Ordinaria Lavori Demaniali (ora soppresso) e la Compagnia Carabinieri per l’A.M., a cui la Brigata assicura il supporto logistico ed amministrativo oltreché la sicurezza.  Con la costituzione del Reparto Incursori di Furbara (8 gennaio 2003), ora 17° Stormo, e del 16° Stormo “Reparto Protezione delle Forze” di Martina Franca (25 maggio 2004), entrambi posti alle dipendenze della 1ª Brigata Aerea, la stessa ha cominciato ad operare nel settore delle Operazioni Speciali. In quest’ottica di sviluppo la Brigata ha dismesso un pezzo consistente della sua storia, lanciando il 24 novembre 2006 dopo quasi 50 anni di emozionante servizio, l’ultimo missile Nike Hercules. Il 1° luglio 2007, nell’ambito di un nuovo processo di ristrutturazione della Forza Armata, un cambiamento epocale ha interessato la Brigata che ha assunto la denominazione 1ª Brigata Aerea Operazioni Speciali. Ciò ha determinato la cessione completa delle competenze missilistiche al 2° Stormo e l’assunzione definitiva del compito di gestire il nuovo settore delle Forze Speciali e delle Forze di Protezione con l'assunzione alle dipendenze del 9° Stormo di Grazzanise.
Maria Clara Mussa


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